Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere

Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere

Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere

Il Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere risulta essere un complesso sistema che unisce ed amalgama diversi contesti naturali con i suoi numerosi habitat naturali, gli estesi seminativi, gli oliveti secolari, la via Traiana, i siti archeologici e di rilevanza storico-culturale, le masserie storiche e i frantoi ipogei, le lame, gli insediamenti rupestri, le strutture ricettive e i centri abitati che ne fanno un territorio unico da scoprire.

 

Impianto di acquacoltura di Fiume Morelli

Impianto di acquacoltura di Fiume Morelli

La zona umida di Fiume Morelli è caratterizzata dalla presenza di specchi d'acqua e da antiche costruzioni per la pratica della pesca. Il fiume alimentato nel suo percorso da numerose risorgive di notevole portata, si snoda per circa 800 metri ed è caratterizzato da un'acqua leggermente salina e acidula, poiché attraversa le cavità sotterranee di roccia calcarea.
Fin dalla fine dell'Ottocento gli stagni di acqua dolce creati dal fiume nella zona umida sono stati utilizzati per l'itticoltura e a questo periodo risale l'antico impianto utilizzato fino agli anni Ottanta e recuperato a partire dal 2009, con l'avvio di un'attività di acquacoltura certificata con metodo biologico. Sette bacini e undici chiuse compongono l’impianto che regola il regime delle acque e controlla gli spostamenti spontanei dei pesci fra gli stagni e il mare.
Una grande vasca, circondata da alte mura perimetrali e dotata di un piccolo locale coperto destinato alla guardiania, serviva per contenere il pesce pescato nei bacini, destinato poi alla vendita. Negli stagni d’acqua del fiume, utilizzati per l’itticoltura, si trovano cefali, anguille e orate.

Dolmen di Montalbano

Dolmen di Montalbano

Immerso nel percorso naturalistico del Parco delle Dune Costiere, il dolmen risale probabilmente alla prima Età del Bronzo, intorno al 2000-1500 a.C.. Nonostante le varie manomissioni, che hanno visto la distruzione del dromos, corridoi d'accesso al monumento,la struttura si mantiene ancora salda. Varie sono le ipotesi sull'utilizzo del dolmen, tra queste, la più accreditata è che fosse utilizzato come edifico sacro.