Brindisi

Palazzo Granafei-Nervegna

Palazzo Granafei-Nervegna

Il cinquecentesco palazzo storico della città di Brindisi deve il suo nome alla famiglia Granafei che lo fece costruire nel 1565 e ci visse sino al 1862, anno in cui il palazzo venne ceduto alla famiglia Nervegna.
Sul portale principale campeggia lo stemma dei Granafei raffigurante un leone rampante che ha tra le zampe anteriori un fascio di spighe di grano, a simboleggiare la professione originaria della famiglia, il commercio del frumento appunto, da cui deriverebbe il cognome “grana fert”. Particolarmente interessanti risultano le decorazioni del prospetto principale, dove alcuni elementi decorativi delle mensole dei balconi anticipano in parte la cultura barocca nel territorio brindisino.
Annesso al fulcro storico del palazzo è l’Ex Corte d’Assise costruita nel 1930 nel punto in cui sorgeva l’antico giardino del palazzo. Nell’ex sala delle udienze si trova oggi la suggestiva Sala del Capitello che custodisce gli ultimi tre elementi originali del monumento simbolo di Brindisi, le cosiddette Colonne Romane terminali della Via Appia.
All’interno del palazzo Granafei è stata rinvenuta un’antica domus romana che ci restituisce parti di pavimentazione musiva coeve all’area archeologica che si sviluppa di fronte al palazzo e al di sotto del Nuovo Teatro Verdi. La zona interessata dai rinvenimenti nel I secolo a.C. era, infatti, il fulcro dell’antica Brundisium.

Porta Lecce, Porta Mesagne e Bastioni San Giacomo

Porta Lecce, Porta Mesagne e Bastioni San Giacomo

Le prime tracce del circuito difensivo della città di Brindisi risalgono ai Messapi, popolazione vissuta tra il VIII-III sec. a.C., di cui restano visibili pochissime tracce. Con l’arrivo dei Romani e dei Bizantini la cortina difensiva, a causa di nuove esigenze militari viene ampliata includendo altre parti della città e la sua evoluzione proseguirà con i Normanni e gli Svevi per poi continuare in epoca angioina ed aragonese.

Via terra la città era difesa da un’imponente cinta muraria di cui restano integre ancora le due porte d’accesso: Porta Mesagne (o Napoli) e Porta Lecce mentre la terza, chiamata Porta Reale era ubicata in prossimità del lungomare, venne distrutta nel XVIII sec. Il fronte marino era già fortificato fin dal Medioevo ma venne potenziato nel ‘500 con l’erezione castello Alfonsino-Aragonese sull’isola di S. Andrea.

Le mura di Brindisi risultano oggi intervallate da quattro bastioni: il Torrione dell’Inferno, Bastione Carlo V, Bastione San Giacomo e Bastione di Levante. Un quinto, il bastione S. Giorgio, venne abbattuto nel 1865 durante i lavori di costruzione della stazione ferroviaria.

Secondo quelle che erano le prescrizioni dell’architettura militare del XV e XVII secolo, i bastioni si configurano come delle piccole fortezze tozze e possenti, munite di merloni, camminamenti di ronda e cannoniere.

  • Porta Mesagne rappresenta la porta d’accesso più antica della città. Voluta dall’imperatore svevo Federico II in occasione dell’edificazione del Castello Svevo. Adiacenti a Porta Mesagne, ci sono i resti delle vasche limarie di epoca romana in cui confluivano le acque proveniente dalle cisterne che si trovavano fuori città.
  • Bastione Carlo V, di pianta pentagonale e munito di cannoniere, fu costruito in epoca aragonese e successivamente ristrutturato e modificato in epoca spagnola (1551) ad opera di Giovan Battista Loffredo, castellano del regno, che apportò rilevanti trasformazioni alla costruzione originale.
  • Bastione San Giacomo, già esistente in epoca medioevale, fu ricostruito in epoca aragonese ed impostato su pianta pentagonale. La fortezza, che si sviluppa su due piani, è la più imponente rispetto alle altre, poiché fungeva da perno difensivo assieme al castello Svevo .
  • Porta Lecce, fu edificata da Ferdinando D’Aragona nel 1464 su progetto dell’architetto militare Ferdinando d’Alarcon e infine risistemata nel 1530 per volontà di Carlo V il cui stemma troneggia al centro della porta acconto all’antica all’araldica della città di Brindisi (a destra) e allo stemma d’Alarcon (a sinistra). La porta si caratterizza per la sua integrità e per la presenza di una parte del circuito murario difensivo posto a difesa della città.

Casa del Turista

Casa del Turista

La Casa del Turista rappresenta una delle strutture più interessanti e ricche di storia della città. Situata di fronte alle banchine del porto, il monumento ha da sempre rappresentato un simbolo di accoglienza per i naviganti in transito da Brindisi verso l’Oriente. L’aspetto attuale è il frutto di vari rimaneggiamenti ed ampliamenti che si sono succeduti nel corso dei secoli.
L’edificio sorge nei pressi di una preesistente zona in cui si trovavano le terme dell’antica città romana, sulla quale venne successivamente edificata un’aria cimiteriale che si è sviluppata insieme ad una chiesetta intitolata a San Giovanni dei Greci. Nel medioevo l’area della Casa del Turista ha ospitato una delle sedi dei cavalieri templari che, stando alle fonti locali, gestivano un albergo e una darsena porticata destinata ad accogliere le piccole imbarcazioni. A testimonianza della loro presenza nel sito troviamo la croce a quattro punte scolpita nella chiave di volta dell’arco d’ingresso.

Area Archeologica San Pietro degli Schiavoni

Area Archeologica San Pietro degli Schiavoni

Il Nuovo Teatro Verdi è custode di uno dei tesori della città, poiché tra le fondamenta si conserva l’area archeologica che ripercorre una parte dell’antico quartiere romano della città di Brindisi. Al centro la strada basolata, solcata da segni di transito dei carri, ne lascia immaginare il traffico quotidiano, ai lati della via si sviluppano alcune domus e un piccolo complesso termale.

ORARIO VISITE: ogni giorno dalle 8.30 alle 13.30, chiusura sabato-domenica

INGRESSO: gratuito

Museo Archeologico Provinciale “Francesco Ribezzo”

Museo Archeologico Provinciale “Francesco Ribezzo”

Il Museo Archeologico Provinciale (MAPRI), intitolato all’archeologo Francesco Ribezzo, era inizialmente collocato all’interno del tempio di San Giovanni al Sepolcro. Il primo nucleo della collezione museale era costituito inizialmente dalle donazioni di alcuni collezionisti locali e da materiali rinvenuti nel corso degli scavi cittadini. Ben presto questo spazio risultò insufficiente a contenere i numerosi reperti che l’antica Briundisum restituiva e si avvertì la necessità di progettare un edificio più adeguato che, dopo varie vicissitudini, approdò alla sua sede attuale.
Suddiviso in diverse sezioni, il museo ripercorre la storia e l’archeologia del territorio facendo riferimento alle campagne di scavo condotte dall’inizio del ‘900 che ripropongono la storia locale dalla Preistoria sino alla fine dell’Impero Romano.
Le sale espositive si arricchiscono ulteriormente durante gli anni ’70, a seguito degli scavi condotti nel centro di Brindisi che hanno restituito i resti dell’antico abitato della città romana con le sue domus, i suoi mosaici e i preziosi corredi dalla necropoli.
La collezione si accresce ulteriormente con gli ultimi ritrovamenti fatti a Punta del Serrone, località del litorale nord di Brindisi da cui sono emersi circa 200 pezzi di bronzo, tra questi i più interessanti sono i due torsi di personaggi maschili di dimensioni reali risalenti alla prima età imperiale romana. Il percorso termina con la suggestiva immersione nella stiva di una nave mercantile, una riproduzione fedele realizzata basandosi sul modello di un relitto ritrovato sui fondali di Torre Santa Sabina (Carovigno).

Cattedrale San Giovanni Battista

Cattedrale San Giovanni Battista

La costruzione della Cattedrale risale al 1089, quando il Papa Urbano II fu a Brindisi proprio per consacrarne il perimetro. A seguito del tremendo terremoto del 1743, la Cattedrale venne ricostruita secondo le linee architettoniche del ‘700. All’interno la chiesa conserva piccoli brani dell’antica pavimentazione in mosaico e nella Cappella del SS. Sacramento le reliquie del protettore della città San Teodoro d’Amasea.

ORARIO VISITE: ogni giorno dalle ore 8 alle 13 e dalle 16 alle 20

INGRESSO: gratuito

Tempietto San Giovanni al Sepolcro

Tempietto San Giovanni al Sepolcro

Il Tempietto di San Giovanni al Sepolcro è uno dei monumenti più importanti della città, a pianta semicircolare e costruito sul finire dell’XI secolo. Rappresenta la copia in miniatura dell’Anastasis di Gerusalemme. Tra gli elementi architettonici più importanti il portale d’ingresso dove ad accogliere il visitatori ci sono due leoni stilofori che reggono il protiro d’accesso. All’interno, si scorgono resti di un’antica domus romana e importanti testimonianze della pittura d’affresco databili tra la prima metà del XIII e il XIV secolo inoltrato.

ORARIO VISITE: aperta ogni giorno 8.00 – 20.30 / giovedì 9.00-13.00 e 15.00-18.30

INGRESSO: gratuito

Monumento Nazionale al Marinaio d'Italia

Monumento Nazionale al Marinaio d'Italia

Simbolo della città, il Monumento al Marinaio svetta sul porto interno a forma di timone, costruito per commemorare i marinai che persero la vita durante la prima guerra mondiale: è alto 53 metri e dalla sommità si gode di unosplendido panorama su tutta la città. Alla base del monumento c’è la cripta sacrario dove su marmi neri sono incisi i nomi dei circa 6.000 marinai caduti nella Grande Guerra e sono ricordati i 33.900 marinai caduti nel secondo conflitto mondiale.

ORARIO VISITE: 08.00 – 16.00, chiuso il giovedì

INGRESSO: gratuito

PALAZZINA DEL BELVEDERE

PALAZZINA DEL BELVEDERE

Le sale della Palazzina ospitano una prestigiosa collezione archeologica: la collezione archeologica Faldetta. 

La Collezione, sottoposta a tutela ai sensi della ex legge 1 giugno 1939, n. 1089, si compone di 363 reperti che sono stati musealizzati secondo una organizzazione tipologica e cronologica. I reperti, essenzialmente di provenienza pugliese, rappresentano una ricca varietà di forme vascolari.

 

ORARIO VISITE: dal lunedì al sabato 9.00 – 13.00 e 15.30 – 19.30 / domenica 10.00 – 13.00 e 17.00 – 20.00 / chiuso il giovedì

INGRESSO: gratuito