Torna puntuale anche quest’anno l’appuntamento con il “Torneo della Civetta”, la manifestazione voluta ed organizzata dalla Pro Loco di Tuturano che nel 2018 traguarda la XVIII edizione.
Un appuntamento che mette in scena animazioni in costume storico e reali momenti di vita medievale, attraverso la ricostruzione di episodi, di vissuti propri dell’XI secolo.
L’evento, che richiama un pubblico sempre maggiore e non solo locale, promuove la cultura del territorio e la conoscenza della memoria storica di Tuturano.
Quest’anno il «Torneo della Civetta» è in programma sabato 23 giugno con inizio alle ore 19:00, un’originale premessa d’estate che la comunità brindisina vive compiendo un viaggio nel tempo medievale.
La rievocazione ricorda infatti la donazione del casale di Tuturano, avvenuta nel 1097, ad opera del Conte Goffredo di Conversano e della Contessa Sichelgaita, al monastero delle Sacre Vergini di San Benedetto.
Tuturano si veste di magiche atmosfere medievali, tra dame, musici, cavalieri e armigeri, vivendo una giornata fuori del tempo e all’insegna di giochi, danze, tintinnar di spade, spettacoli d’armi, di bandiere e di fuoco.
Tante saranno le novità della prossima edizione, una rievocazione capace di rinnovarsi nel rispetto della testimonianza storica, arricchita dagli elementi di festa in pieno stile medievale.
L’esposizione dell’opera “Baia e Porto di Brindisi”, realizzata dal pittore Philip Hackert nel 1789 su commissione di Ferdinando IV, scaturisce dalla volontà di mettere in risalto il rapporto profondo tra Brindisi ed il mare. L’opera, oltre al suo grande valore artistico, permette di considerare i mutamenti strutturali e le azioni susseguitesi nel corso degli ultimi tre secoli all’interno dello scalo cittadino.
Per la prima volta in assoluto viene esposta al grande pubblico un’opera, dipinta dal vedutista settecentesco Luigi Mayer e descritta per l’occasione da Clara Gelao, Direttrice della Pinacoteca di Bari.
Completano il percorso di mostra alcune planimetrie e vedute del porto concesse per l’occasione dalla Biblioteca Arcivescovile Annibale De Leo e dal Comune di Brindisi.